Il rocciator l’è bello ed io lo voglio sposar
Questa volta le note da suonare sono MI – FA – SOL – LA – SI. Il rocciator l’è bello ed io lo volglio sposar: in questa facile melodia della tradizione popolare italiana sono solo cinque le note, così puoi suonare senza spostare la mano sulla tastiera e nella tua mente collegare ciascun dito ad una nota.
Perché è vero che il buon pianista ha padronanza di tutti i tasti del pianoforte, ma per imparare a conoscere mentalmente la tastiera – con il tatto, senza guardarla – occorre partire da questo primo gradino.
Posiziona il cartoncino segnanote sulla tastiera come indicato qui, stampa lo spartito di questa canzone e prova a suonare. Prima prova a mani separate: la mano destra da sola e la mano sinistra da sola molto molto lentamente. Poi unisci le mani e prova a suonare a mani unite.
Ricorda sempre:
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- numero sopra le note: dita mano destra
- numeri sotto le note: dita mano sinistra
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Ascolta:
Testo: Il rocciator l’è bello
Il rocciator l’è bello,
ed io lo voglio sposar;
il rocciator l’è bello lerì lerà,
ed io lo voglio sposar.
Ci sposerem di notte,
di notte nessun ci vedrà;
ci sposerem di notte lerì lerà,
di notte nessun ci vedrà.
Se ci vedrà la luna,
la luna la spia non fa;
se ci vedrà la luna lerì lerà,
la luna la spia non fa.
Se ci vedran le stelle,
le stelle non sanno parlar;
se ci vedran le stelle lerì lerà,
le stelle non sanno parlar.
Se ci vedrà il buon Dio,
il buon Dio ci perdonerà;
se ci vedrà il buon Dio lerì lerà,
il buon Dio ci perdonerà.
Se ci vedrà il curato,
il curato ci sposerà;
se ci vedrà il curato lerì lerà,
il curato ci sposerà.